Il centro di Allergologia Immunologia Clinica (AIC) dell'Ospedale San Giovanni di Dio - Firenze è il centro di riferimento per la diagnosi e cura delle patolgie dovute ad allergie alimentari dell'Azienda Sanitaria di Firenze (ASF) ed uno dei presidi di rete regionali di riferimento. Presso il centro Allergo - Immunologico di Firenze, unica realtà toscana, lavora la Dott.sa Donatella Macchia che ne è la coordinatrice. Alla Dott.ssa Macchia abbiamo chiesto di spiegarci il percorso di diagnosi e cura che viene fatto a coloro i quali si rivolgono al centro AIC.
PRESIDIO DI RETE REGIONALE PER LA MALATTIA CELIACA e SERVIZIO AZIENDALE PER LE ALLERGIE ED INTOLLERANZE ALIMENTARI
Responsabile: Dr.ssa Donatella Macchia
DOTT.SA MACCHIA, COSA SONO LE ALLERGIE ALIMENTARI?
Sono reazioni avverse alle proteine alimentari mediate
da anticorpi specifici della classe delle IgE che vengono "prodotti"
da soggetti predisposti: questi anticorpi, unendosi alle proteine alimentari,
scatenano sintomi più o meno immediati e gravi, da disturbi quali prurito al
cavo orale a disturbi gastroenterici, nausea, vomito, diarrea, gonfiore
addominale, mal digestione, dolore addominale, a sintomi orticaria (pomfi diffusi e prurito) , gonfiore
delle mucose delle labbra , della glottide, fino a reazioni gravi come asma bronchiale, difficoltà respiratoria
e shock anafilattico .
Le Allergie Alimentari (AA) come tutte le espressioni
della malattia allergica sono in costante aumento: la globalizzazione, con
conseguente riduzione delle abitudini alimentari storicamente autoctone e l'occidentalizzazione degli stili di vita,
sono stati determinanti per l'incremento della prevalenza ed incidenza dell'AA
nella popolazione: si stima infatti che ca. il 10% della popolazione italiana soffra di
allergie alimentari, con un 'incidenza senz'altro maggiore nell'età pediatrica
(2-4%): la percezione di questa condizione è ancora maggiore ed è stimata in
oltre il 30% della popolazione.
Gli alimenti che possono causare AA secondo gli Autori
americani e del nord europa sono soprattutto latte, uovo, grano, soia,
arachidi, crostacei, pesce e nocciole: in realtà qualsiasi alimento può determinare
AA e nel nostro Paese prevale l'AA verso alimenti vegetali, frutta e verdura.
L'AA puo' scatenarsi a qualsiasi età, possono insorgere
come prima manifestazione della malattia allergica oppure essere successive
alla comparsa di sintomi dell'allergia respiratoria o cutanea.
DOTT.SA COME SI FA DIAGNOSI DI ALLERGIA ALIMENTARE?
La diagnosi di AA viene condotta esclusivamente in
ambito specialistico allergo-immunologico. Il Medico di Famiglia può sospettare tale condizione di fronte a sintomi riferiti dal paziente, può richiedere degli esami specialistici sul sangue (ImmnoCAP o RAST) ma la
diagnosi finale spetta allo specialista. Infatti,
esami del sangue negativi non escudono l'AA e neppure
esami del sangue positivi devono indurre a togliere arbitrariamente gli
alimenti.
Lo specialista allergologo dopo attenta raccolta dei
sintomi, della storia del paziente e visita medica, imposta i test
allergologici cutanei (prick test) sia con alimenti purificati (proteine
purificate dei principali gruppi di alimenti) sia talora con alimenti freschi
(prick by prick).
Presso la nostra struttura la competenza raggiunta e l'estrema
professionalità del personale infermieristico consentono l'effettuazione di
numerosi test allergologici cutanei, che sono in assoluto i piu' sensibili e specifici
per la diagnosi di AA, successivamente spetta al Medico specialista
l'interpretazione dei test eseguiti e l'esecuzione di ulteriori esami
sierologici, con prelievo ematico che viene eseguito direttamente presso il
nostro Centro. La moderna diagnostica (il Laboratorio dell'Ospedale San Giovanni di Dio specialistico in allergo-immunologia con valenza aziendale è all'avanguardia in Italia) si avvale
dell'utilizzo sia come test cutanei sia come test sierologici di singole
proteine ottenute con la diagnostica molecolare.
Individuare verso quali
singole proteine il paziente reagisce in modo anomalo consente di escludere l'alimento
o gli alimenti in causa, prevedere il
rischio clinico futuro e dare i consigli
anche per l'urgenza medica. Presso di
noi vengono effettuati test in diagnostica molecolare compreso l'ISAAC, oltre ai
test orali di scatenamento o d'induzione della tolleranza con alimenti in ambiente protetto, che consentono di
riaprire la dieta ad alcuni alimenti erroneamente esclusi o definitivamente consigliare di eliminare
dalla dieta gli alimenti "colpevoli"
DOTT.SA MACCHIA QUAL'E' LA TERAPIA DELLE AA?
Purtroppo è solo l'esclusione dei veri "colpevoli"o
la loro assunzione previa cottura o mangiati senza buccia. Questo dipende dalla
reattività del paziente verso singole proteine ripetute o nel mondo vegetale o
animale che non possono o possono essere
degradate dal calore, digestione e lavorazione industriale.
Inoltre, presso il nostro centro vengono prescritte le
modalità di gestione dell'urgenza medica che in questo modo sono gratuite . Si
invita poi ad iscriversi all'Associazione Pazienti Allergici (APAItalia-www.apaitalia.it), iscrizione gratuita: infatti, solo attraverso un associazionismo serio e
consapevole appoggiato dalle Società scientifiche nazionali (in particolare
dalla SIAAIC ) si può raggiungere il mantenimento di alcune
"conquiste" (come la gratuità dell'autoiniettore di adrenalina per
l'urgenza prescritto dallo specialista) e il raggiungimento dell'obiettivo di una
migliore qualità di vita dei pazienti allergici agli alimenti che possano ad esempio
ricorrere ad una ristorazione pubblica e
privata, consapevole e formata sul problema dell'allergico, senza essere confusi fra persone che non hanno tale
malattia .
CHE COSA SONO LE INTOLLERANZE ALIMENTARI (IA)?
La vera intolleranza alimentare, vera condizione di
malattia, è la malattia celiaca: questa è una malattia immunologica dove il
sistema immunitario produce anticorpi, sbagliando, di classe IgA verso il
glutine, presente nel grano ed altri cereali ed utilizzato per la preparazione
di molti alimenti.
Il celiaco deve escludere il glutine per tutta la vita, in
modo completo, evitando anche le contaminazioni , altrimenti la malattia va
avanti.
I sintomi d'esordio sono i piu' vari, dai disturbi
gastroenterici (diarrea, stitichezza, mal digestione, gonfiore addominale etcc)
, ai disturbi legati all'anemia da
carenza di ferro, alla poliabortività ed infertilità sia maschile che
femminile, aftosi del cavo orale, carenze vitaminiche, malattie autoimmuni
associate quali la tiroidite,etcc.
E' una malattia complessa che necessita di essere valutata e seguita da personale
medico , infermieristico e dietistico formato e continuamente aggiornato.
Gli esami immunologici positivi e la gastroscopia con
biopsie duodeno digiunali sono diagnostici per questa condizione : presso la
nostra struttura è attivo ormai da anni un percorso facilitato per i pazienti
nei quali si sospetta la celiachia (Presidio di rete regionale per la celiachia),
coordinato dalla sottoscritta, per arrivare in tempi relativamente brevi alla diagnosi di certezza con la
prenotazione diretta di tutte le competenze
professionali necessarie fino alla certificazione di malattia, e per seguire nel follow-up il celiaco.
Le IA diverse dalla celiachia sono le intolleranze da
difetti enzimatici (ad es. difetto di lattasi per digerire il lattosio oppure di
altri enzimi ad es per digerire la frutta etcc) , da dditivi (ad es solfiti) o
da sostanze che agiscono di per sé e sono contenute di per sé negli alimenti
come l'istamina e la tiramina.
Anche per le IA il referente è lo specialista allergo
immunologo: infatti, di fronte ai disturbi che sono identici a quelli dell'AA
lieve (disturbi gastroenterici, mal digestione, nausea, dolore addominale,
gonfiore, diarrea..) e della celiachia,
è compito prima di tutto escludere tali condizioni e qualora si sospetti infine
l'IA considerare che spesso questa è secondaria ad altro, ad es. ad una gastrite
oppure ad un'altra malattia infiammatoria del tratto gastroenterico e cercare
quindi la causa vera dei sintomi. Questi possono anche correlare semplicemente
con l'aver escluso senza ragione alcuna,
spesso sulla base di test non
riconosciuti scientificamente validi come il test citotossico e altri, ad es. il latte o la frutta. In questi
soggetti , purtroppo tanti,
l'intolleranza da difetto enzimatico insorge proprio perché se
l'organismo NON assume per un po' di tempo, ad esempio, il latte di mucca, automaticamente perde la capacità di produrre
l'enzima (la lattasi) che serve a digerirne lo zucchero (il lattosio) : appena
questi soggetti lo reintroducono, magari sotto forma di mozzarella o altro,
hanno disturbi anche importanti.
Per questo, presso di noi non vengono eseguiti test come
il test citotossico o altri, ma oltre a cercare ciò che veramente può essere
la causa dei disturbi lamentati, si
invita a seguire protocolli alimentari che da sempre l'allergo-immunologo
conosce, eventualmente con l'ausilio di personale dietistico .
RINGRAZIAMO LA DOTT.SA MACCHIA PER L'INTERVISTA.